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Giudicarie, 31 ottobre 2006
TUTELA DEI RITROVAMENTI D’ACQUA.
BOMBARDA MOBILITA IL CONSIGLIO

dal Corriere del Trentino di martedì 31 ottobre 2006

Il consiglio provinciale ha approvato un ordine del giorno del consigliere Roberto Bombarda per tutelare le acque rinvenute durante l’esercizio di attività estrattive. L’ordine del giorno impegna la giunta provinciale “a garantire che nel caso di ritrovamento di nuove sorgenti di acqua potabile nel corso di lavori di ricerca o di escavazione, l’acqua debba rimanere di disponibilità pubblica e non possa entrare a fare parte della concessione del materiale minerale”. Roberto Bombarda ricorda, fra l’altro, come numerosi comuni trentini, specie durante l’estate, a causa della riduzione della piovosità e dell’aumento della popolazione per la presenza dei turisti, lamentino scarsità di acqua potabile. Rammenta inoltre come non sia infrequente che, durante l’attività estrattiva o nella fasi preliminari di indagine geologica, i sondaggi intercettino falde acquifere sotterranee.

A questo proposito, viene facile l’accostamento alle indagini effettuate in roccia, alcuni mesi or sono, in località San Giovanni, sul territorio del Comune di Tione, più propriamente dell’Asuc della frazione di Saone.

Qui è stato eseguito un carotaggio autorizzato per l’eventuale estrazione di materiale calcareo. Il foro, profondo 150 metri, effettuato da una ditta specializzata, ai piedi della roccia costituente la catena calcarea che separa il Bleggio dalla Busa di Tione, più precisamente le Giudicarie esteriori dalla località San Giovanni e dalla successiva gola denominata «Scaleta», ha intercettato tre vene d’acqua di portata importante. Le accurate analisi l’hanno classificata come potabile. E buona.

 

     

Roberto Bombarda

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